
William Turner, il pittore della luce
Ma da dove nasce il genio di questo artista?
Fin da piccolo William Turner dimostrò interesse per la pittura e un’innata capacità per il disegno. All’età di soli quattordici anni fu ammesso alla Royal Academy of Arts e lì iniziò un percorso di studi sulla pittura, concentrandosi in modo particolare sulla rappresentazione del paesaggio, prendendo a modello i pittori francesi Claude Lorrain e Nicolas Poussin, maestri nella raffigurazione del paesaggio ideale.
Ben presto i paesaggi dipinti da Turner iniziarono ad acquistare notorietà negli ambienti d’arte londinesi. Il suo stile lo rendeva diverso da qualsiasi altro paesaggista venuto prima: con Turner la tavolozza si rifletteva sulla tela in tutte le sue sfumature e, paradossalmente, sembrava che i colori stessi prendessero nuova vita, come se venissero finalmente illuminati dopo essere rimasti per decenni nel buio. Un altro aspetto fondamentale che troviamo in Turner è la forte emotività che sembra fuoriuscire dai suoi dipinti quando li si guarda: è come se i paesaggi si facessero interpreti dei sentimenti dell’uomo e condividessero con esso attimi di serenità, di paura, di angoscia e di dramma.
Un celebre aneddoto racconta che, durante una tempesta in mare, Turner era giunto a farsi legare all’albero maestro della nave per poter provare in prima persona questa drammatica esperienza, in modo da poterla poi rappresentare meglio sulla tela! Che questa sia solo una leggenda poco importa, certo è che Turner era particolarmente affascinato da eventi forti e drammatici come naufragi, incendi (come il celebre incendio del Parlamento inglese del 1834, avvenimento a cui Turner corse ad assistere di persona, immortalandolo in una serie di schizzi all’acquerello), catastrofi naturali e fenomeni atmosferici (come la luce del sole, le tempeste, la pioggia e la nebbia), che insieme alla Natura violenta e distruttrice diventano il più delle volte i protagonisti indiscussi dei suoi quadri.
L’ultima parte della vita di questo personaggio fortemente eccentrico, conclusasi il 19 dicembre 1851, è stata recentemente proposta nel film Mr. Turner, uscito nel 2014 e diretto dal regista britannico Mike Leigh. Presentato in concorso alla 67ª edizione del Festival di Cannes, il film ha ricevuto il premio per la “Miglior interpretazione maschile”, attribuito all’attore protagonista Timothy Spall. Nel film William Turner viene dipinto come un uomo dalle forti contraddizioni interiori, e allo stesso tempo celebrato per la sua indiscussa bravura artistica, disprezzato per i suoi modi burberi e la sua incapacità di provare sentimenti per altre persone. Ci si potrebbe chiedere come è possibile che i dipinti di Turner siano così ricchi di emotività e sentimento quando lui stesso era il primo a non provarli nella vita reale: ma forse è proprio in questo che sta il suo genio.
Alessia Sanzogni per MIfacciodiCultura
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