Provaci tu a convincere i bambini che il colore della pelle può rendere buono o cattivo un altro bambino. Provaci tu, senza tentare di circuirli o ammaliarli con la tua mediocre e ostentata conoscenza, a fargli credere che il mondo si divide in buoni e cattivi fin dalla nascita. Prova a spiegare loro che è tutta una strana malattia e che i genitori sono quelli bravi, sempre, quelli che non sanno più cosa fare se un bambino come loro poi, da grande, diventerà un adulto cattivo, ma loro no: a loro non capiterà perché ci sei tu, il Buono Amazon! Provaci tu a smettere di voler insegnare loro qualcosa a tutti i costi ed a pensare, anche per un solo istante, che sei inciampato nei loro continui “perché” per imparare qualcosa. Provaci tu a fermare un tuo coetaneo per strada, abbracciarlo e chiedergli di giocare con te o provaci tu a farti dare il suo telefono per giocarci un po’ tanto poi glielo ridarai. Provaci tu a piangere perché ti è caduto il drink dalle mani dopo una fila di mezz’ora in discoteca. Provaci tu a non aver paura dell’altro bensì del buio perché è nel buio, solo lì, che potresti incontrare ciò che non conosci. Provaci tu ad essere così sicuro di conoscere veramente ciò che vedi da poterlo amare per primo, sorridergli e baciarlo come fosse tuo fratello. Provaci tu a vivere la tua intera giornata, a volte la vita, come un meraviglioso gioco. Provaci tu!