Piet Mondrian: un quadrato colorato è arte?

Piet Mondrian: un quadrato colorato è arte?

Quante volte molti di noi si sono chiesti: un semplice quadrato colorato può davvero essere considerato arte?

Nessuno può rispondere meglio di Pieter Cornelis Mondriaan, conosciuto soprattutto come Piet Mondrian (7 marzo 1872 – 1 febbraio 1944), celebre artista olandese fondatore del gruppo di pittori De Stijl. Le sue composizioni astratte e neoplastiche non sono frutto di una casualità o di un gusto, ma di una ricerca personale durata molti anni.

Cosa voglio esprimere con la mia opera? Niente di diverso da quello che ogni artista cerca: raggiungere l’armonia tramite l’equilibrio dei rapporti fra linee, colori e superfici. Solo in modo più nitido e più forte.

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Mondrian e il suo percorso artistico

Il suo percorso artistico è stato articolato: inizialmente Mondrian era un figurativo e ricevette una formazione scolastica classica, ispirandosi agli impressionisti. Successivamente si avvicinò all’espressionismo di Munch, con dipinti in cui le linee, realizzate con le tracce lasciate dal pennello, acquisirono una centralità fondamentale. In un primo momento le linee erano numerose e corpose fino a trasformarsi in tratti ridotti ed essenziali, appena accennate per rendere riconoscibile il soggetto della tela. Piet Mondrian sapeva disegnare, eccome: molti accusano artisti come lui, Picasso e altri di godere di una fama immeritata.

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Il vero pittore è quello che sa disegnare come Botticelli e Raffaello? Mondrian era un artista figurativo eccezionale, ma ha scelto consapevolmente di andare oltre questo stile e di iniziare a comunicare qualcosa che andasse al di là della forma. Semplificare e sintetizzare un principio attraverso l’uso del colore: questa scelta non è il ripiego di un artista privo di talento, ma l’assunzione di consapevolezza di un pittore che non ha paura di sperimentare e osare.

@Piet Mondrian, Albero Grigio

L’incontro con Picasso e Braque, avvenuto durante il soggiorno parigino di Mondrian, è stato determinante per la sua crescita artistica. Albero d’argento, opera del 1911, ha segnato una transizione netta: le pennellate ancora espressioniste hanno creato una scansione dell’immagine su differenti piani. Ma è stato solo nel corso del 1913 che Mondrian ha elaborato una teoria pittorica che ha unito arte, scienza e religione: il risultato finale è stato quello di rinunciare definitivamente al soggetto.

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Il movimento De Stijl

Colori e linee: solo questo sembra interessare Mondrian che, insieme ad altri due pittori concentrati sulle sue stesse problematiche, Bart van der Leck e Theo van Doesburg, ha fondato il movimento De Stijl. Conosciuto anche con il nome di neoplasticismo, il movimento è stato fondato nei Paesi Bassi nel 1917 e ha interessato non solo la pittura, ma anche l’architettura e il design, descrivendo le forme d’arte come astratte, essenziali e geometriche.

Il loro manifesto, che auspicava un’arte nuova, eterna ed incorruttibile, si basava sulla ricerca delle verità e dei principi assoluti attraverso l’uso di rette e piani, dei colori primari e del bianco e il nero. Le forme usate da Mondrian nelle sue composizioni non sottolineano lo stato d’animo dell’artista, ma la purezza della sua ricerca verso il raggiungimento di un’armonia generale.

@Piet Mondrian

Nel suo periodo newyorkese, forse quello più felice della sua vita, Mondrian iniziò a sostituire la sua celebre riga nera con fasce composte da piccoli rettangoli di colore blu, rosso e giallo, conferendo un ritmo dinamico alle sue opere. Ogni dipinto dimostrava di possedere un ritmo sempre più accelerato ed intenso. Una ricerca instancabile dell’equilibrio e della perfezione formale in un periodo storico in cui la Seconda Guerra Mondiale era alle porte, pronta a portare caos e distruzione. L’arte di Piet Mondrian è un inno alla purezza e alla bellezza: i suoi quadri sono un autentico messaggio di speranza a cui guardare con profonda gratitudine.

Opere famose di Mondrian

Tra le opere più famose realizzate da Piet Mondrian non si trovano solo le sue composizioni di linee geometriche e colore, ma per capire veramente il percorso e l’evoluzione dell’artista è necessario partire dai suoi primi dipinti realisti, di ispirazione impressionista. 

Tra le sue opere più famose di questo periodo ci sono:

Mulino al Sole
Albero Grigio
Albero Rosso

Piet Mondrian, Composizione n.10

Con gli anni, il suo stile procede verso una graduale eliminazione di linee e dettagli e i colori scelti da caldi, diventano sempre più freddi. L’opera che ha segnato una rottura definitiva con il realismo è stata Composizione n.10, in cui emerge una chiara geometrizzazione della tela.

Gli anni decisivi sono dal 1919-20 fino al 1940, durante questo ventennio Mondrian produce le sue celebri composizioni, fatte da colori primari (giallo, rosso, blu) insieme al bianco e al nero, fino ad arrivare all’opera del 1942 Boogie-Woogie, in cui i colori primari si inseriscono all’interno delle linee, rendendole così frammentate.

La mostra di Piet Mondrian al Mudec di Milano

Fino al 27 marzo 2022, al Mudec di Milano puoi visitare la mostra “Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione”. Si tratta della prima mostra realizzata in Italia, interamente dedicata a Mondrian, che indaga la sua evoluzione come artista, partendo proprio dai tradizionali paesaggi olandesi, fino ad arrivare al suo stile unico fatto di linee geometriche e astrazione. È propri il tema del paesaggio a fare da filo conduttore tra le opere figurative e quelle astratte dell’artista. Una sezione della mostra è anche dedicata al movimento De Stijl.

 

 

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