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Io non c’ero

Credo fosse l’ora della pausa pranzao, io non c’ero! ero dovuto correre in cantiere perchè gli automi avevano fatto i capricci, come spesso capita quando accade qualcosa nelle viscere del Pianeta! Al rientro qualcuno vocifera della sciagura ma sono troppi i pensieri rivolti al lavoro, alle commesse in corso per chiedere di cosa si discutesse.

Assorto nei mastodontici problemi lavorativi pranzo da solo, mentre i colleghi borbottano e discutono davanti al monitor di una postazione, sono in rete e commentano qualcosa, con enfasi e sgomento. “Mai che pensassero a lavorare” mi chiedo, mentre differenzio i resti incommestibili del pranzo dietetico divorato in pochi minuti.

Saluto e salgo su in ufficio, a smontare e rimontare teorie su come fosse meglio realizzare l’ennesima macchina per produrre beni di consumo! Cominciano a rientrare i colleghi, le solite battute tra un click ed un calcolo, scambi di opinioni ed ordini vicendevoli impartiti con garbo affinchè tutto il lavoro possa procedere con meno intoppi possibili!

Ultimo salto al cantiere per l’ennesimo problema d’automa e finisce la giornata, anzi, la settimana stavolta, visto che quella passata non era ancora finita avendo lavorato anche il Sabato e la Domenica!

“Hai visto cosa è successo?” mi chiede… mai che avessi la risposta giusta. Neppure oggi m’ero curato di guardarmi intorno, in macchina CD e niente radio, quindi la mia risposta non poteva essere che NO. Accenna al disastro Manu, ma ormai ci sono abituato: chi guarda la TV non fa che asserire di disastri e tragedie sparse qua e là, a pochi metri da noi! Dopo cena mi siedo qui, dove sono ora, e nel relax fatto di pixel mi degno di capire qualcosa su cosa fosse quest’enfasi collettiva rivolta ad oriente: UN DISASTRO! E pure stavolta, per fortuna, io non c’ero!

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