Non ditemi che sono paranoico… vi prego! Sono appena rientrato dall’ultima, estenuante, micidiale, logorante “via crucis” dei regali di Natale! L’unica cosa che mi rincuora? Non ero il solo ad andare incontro al patibolo di Domenica pomeriggio, dopo una settimana di lavoro (tutta da dimenticare!).
Il punto è questo: COSA SARÀ MAI SUCCESSO LA NOTTE DEL 24 DICEMBRE DI 2009 ANNI FA? Dovrà essere stata una nottataccia, sarà successo il finimondo, nulla di bello presumo, almeno a vedere le faccie di chi, come me, riusciva a stento a distinguere le sfumature cromatiche di milioni di articoli riposti sugli scaffali del centro commerciale!
Ma andiamo per gradi!
Si parte in macchina, immergendosi in uno strano traffico che, altrettanto stranamente, si dirige nella tua stessa direzione! Si stila il piano d’attacco con carta e penna alla mano scrivendo i nomi di chi ancora non ha avuto il pacchetto sotto l’albero! Stranezza numero 2: si scrive solo il nome! Non si ha ASSOLUTAMENTE IDEA di cosa regalare a quel nome! Dopo circa mezz’ora di macchina ci si accorge che la macchina davanti è la stessa che c’era quando siamo partiti! Risultato: se 1+1=2 tutte le macchine si sono dirette allo stesso centro commerciale! Come inizio non è affatto male: la prima cosa che un buon regalo deve avere è L’ORIGINALITA’! Si entra nel centro commerciale dove la temperatura è pressochè hawaiana: c’è una differenza di almeno 20 gradi tra fuori e dentro! Breve riassunto delle poche idee tirate fuori un mese fa in merito a cosa regalare, puntatina alla mappa del centro commerciale e via, verso i negozi della categoria più opportuna, non prima di aver atteso che altre 10 persone abbiano fatto lo stesso! Piccola parentesi: non sono uno che è abituato al silenzio, tra fabbriche e musica ad alto volume… ma i decibel del centro commerciale superano di gran lunga il limite umano della sopportazione!
Proseguire col carrello è un’impresa da campioni! Bisogna fare lo slalom tra umani, carrelli e bambini che, nel frattempo, giocano a rincorrersi… per niente facile! E mentre cerco di prestare attenzione a non calpestare nessun infante noto le espressioni dei maschietti che guidano i carrelli! Sì! Stranamente sono quasi tutti maschi a portare avanti quell’oggetto a rotelle, zigzagando tra migliaia di imprevisti e probabilità… come al Monopoli per dirla in breve. Le loro… anzi… le nostre faccie sono praticamente mummificate! Il focus oculare è settato a circa un metro e neanche un’avvenente mamma natale Playmate riesce a scalfire l’espressione inebetita che si è appiccicata al nostro volto! Credo che sia in funzione di queste situazioni che si giudica la bravura di una buona azione di marketing: NESSUNO, credo, sa bene nè cosa comprare e nè tantomeno perchè preferirlo a qualche altra cosa! Le componenti da valutare sono: sesso del beneficiario del regalo, prezzo del regalo ed aspetto del regalo! BASTA! Tre semplicissime componenti! Se poi l’oggetto si trova a 70-80 centimetri da terra tanto meglio: lo sguardo oltre non potrebbe andare!
In pratica, dopo 15 minuti, la metà del tempo impiegato per raggiungere quel posto, gli unici ad avere la forza di proferire parola sono i bambini! Gli adulti si sono trasformati in quelle macchinine che camminano dritto finchè non toccano un ostacolo, ed una volta toccato l’ostacolo lentamente tentano di raggirarlo e poi continuano a camminare dritto…. e così fino a che le batterie non si scaricano del tutto!
Il risultato di questo corteo di esseri incapaci di pensare è quello dell’immagine di questo post: carrelli stracolmi delle cose più assurde ed inutili del mondo! Regali, pacchetti e pacchettini di ogni forma, spesso duplicati per la stessa persona, ma questo sarà possibile saperlo solo il giorno dopo! Valanghe di inettitudini, stranezze ed inutilità accatastate nei carrelli pronte per essere donate alle persone care in segno di… di…. già: PERCHE’ TUTTO QUESTO?
In tutta questa storia ciò che ancora non so è il PERCHE’ a Natale “BISOGNA” scambiarsi i regali! Coi soldi spesi avrei potuto comprare quella cosa che desidero tanto (e che certo nessuno mi regalerà!). Ma tralasciando il materialismo che alberga in me e che non esita ad uscire fuori quando la ragione viene offesa dalle mie sconsiderate gesta: qual’è il motivo dei regali? So che forse 2009 anni fa è approdato sulla Terra una “Persona” del tutto speciale, Colui che tentò di salvare il Mondo e che tentà di insegnare alle persone qualcosa di buono. Sebbene i risultati fino ad oggi, per entrambi gli obiettivi, siano scadentucci, questo aneddoto non credo sia legato all’abitudine di fare regali a chiunque si conosca, nè tantomeno alle persone care. Si usa fare il presepe per ricordare cosa sia successo 2009 anni fa… i miei pastori del presepe portano doni a quella “Persona” appena nata non agli altri pastori! E per giunta sorridono, parlano tra loro, ed ognuno porta le cose che già possiede. Sul mio presepe non c’è il pastore che, con le galline in mano tenta di barattare 2 formaggi da regalare al Bambino appena nato! No! Non ci sono questi pastori! E non c’è neppure il mercato dove ogni pastore tenta di vendere all’altro qualcosa!
E allora mi chiedo: questo Natale che tra poco festeggeremo, perchè sembra sia ufficialmente una Festa (da Wikipedia: “Dal latino festum e dall’aggettivo sostantivo dies festus (giorno di festa), il termine indica “gioia pubblica, giubilo, baldoria”. Con la stessa valenza veniva utilizzato feri-ae come “astinenza dal lavoro in onore degli dèi”.”), se non è dedicato alla nascita di quel Bambino, visto che NULLA riconduce le nostre gesta a quelle che sono le fonti ufficiali di quell’evento, a cosa è dovuto? Cosa sarà mai successo 2009 anni fa?