E’ tutto perfettamente lineare, come un cerchio sospeso tra gli alberi che ormai stanno fiorendo. Il Tutto quasi immobile si contrae in linee perfette che creano vortici, implode in abissi di emozioni che ribollono negli aliti d’alcool e di ricordi troppo poco distanti dal vero.
Strano Fibonacci, che tipo strano che sei stato, che regola d’oro hai lasciato in dono a noi che, con palpebre stanche, osserviamo lumache amazzoni sfrecciare sul muschio dei pensieri. Che strano Fibonacci!