ReVoLuCion
Se c’è una cosa che caratterizza l’Estate Campana da circa 15 anni… è la monnezza! Chiedo da ora di porre l’attenzione su 3 componenti dell’affermazione appena fatta: Campania e non solo Napoli, circa 15 anni e non 5 e l’Estate!
Da qualche anno, credo una mezza dozzina, il mondo scopre qualcosa che decide di chiamare EMERGENZA RIFIUTI! Il termine EMERGENZA è un accrescitivo che, evidentemente, arricchisce qualcuno di potente visto che dalla stessa mezza dozzina di anni c’è stata l’EMERGENZA ABRUZZO, l’EMERGENZA ALLUVIONI in Piemonte e Toscana, l’EMERGENZA INCENDI…
Insomma, credo che qutte queste EMERGENZE siano un po’ costruite a tavolino, non so da chi e perchè, ma immagino che alla base ci siano sempre e comunque i soliti ignoti, che traggono profitto dalle cose più aberranti!
Ritornando alla monnezza, sappiate che quella c’è sempre stata, e specialmente d’Estate! Quella che oggi viene detta emergenza è quella che quindici anni fa era NORMALITA’! Allora mi chiedo: dov’erano quelli che incendiavano i camion della spazzatura 15 anni fa? Dov’erano i manifestanti? E le Mamme Vulcaniche? Qualcuno sapeva qualcosa di “Termovalorizzatori”, “Percolato”, “Discariche”, “Stoccaggio” e differenziata? NO! Un bel giorno DIO appare, ovviamente in TV, e comunica alla gente che c’è l’EMERGENZA RIFIUTI in Camania! CAZZO non ce ne eravamo mica accorti!
Io non c’ero
Credo fosse l’ora della pausa pranzao, io non c’ero! ero dovuto correre in cantiere perchè gli automi avevano fatto i capricci, come spesso capita quando accade qualcosa…
Giostra Infame!
Altro che Buoni Propositi, Postit e memorandum: NULLA DI TUTTO CIO’! Mi sono riletto, ho solcato i pixel anneriti quando ero ebbro di una convalescenza devastante che mi ha fatto lasciare sul campo 10 dei chili ostinatamente conquistati in 30 anni di pessima alimentazione! Gli scatoloni coi mobili giacciono ancora nel corridoio… anzi si è aggiunta una cassettiera sgangherata da buttare.
Ormai perfino BUTTARE mi è diventato difficile: bisognerebbe telefonare per richiedere il ritiro dei Rifiuti Ingombranti nel giorno prestabilito (Sabato!). Troppo tempo che non posseggo! Inoltre dovrei quindi chiamare gli stessi che ieri notte non hanno ritirato la Plastica sotto casa, la Plastica pulita, selezionata, sterilizzata con acqua calda affinchè non potesse essere assimilata all’indifferenziato! Un sacchetto di plastica che, volendo quantificare il costo dell’acqua, del gas per riscaldare l’acqua e del tempo per pulirla quasi reputo uno spreco ed un peccato doverla proprio buttare…. quand’è che riusciremo a mangiare “apertamente” la Plastica? Stamane il sacchetto giaceva intatto fuori al portone del palazzo, sacchetto trasparente con contenuti più o meno altrettanto trasparenti: cose da pazzi! Da chiedersi ancora una volta perchè certa gente non viene buttata fuori dai propri posti di lavoro a calci, e con loro anche le famiglie fino al secondo grado di parentela?! Credo sia questa la prima, embrionale forma di violenza , evasione ed inciviltà, la prima delle cause che fa del nostro un Paese che va a Puttane (Uno per tutti… chi ci governa!). Certi giorni portano via bustoni con Vetro e cartoni insieme… nel giorno dell’umido… forse ce l’hanno con me?! O forse ce l’hanno con loro stesi… e si sentono offesi da troppa precisione che, effettivamebte, stona in questo paesino di provincia!
Buoni Propositi
Beh, questo più che un Post sarebbe da considerarsi un Post-It! Fin dai primi fuochi del nuovo anno non ho fatto che pensare a quanto, quello trascorso, fosse stato un anno di merda, e di conseguenza quali potevano essere i Buoni Propositi per l’anno che nasceva sotto una tempesta pirotecnica, tipica per le mie parti! Complice il mio labile stato di salute devo dire che, quasi saggiamente, seppur sotto l’effetto di “visioni allucinogene” di panettone, vino, castagne, roccocò e mustacciuoli, in primis mi sono proposto di mantenere a bada l’espansione della circonferenza addominale: una settimana di digiuno in opsedale sommata all’alimentazione insana di brodaglie e frutta cotta, hanno permesso lo smaltimento di quasi 10 kg! Restare sotto gli “ottanta” è il primo buon proposito per il nuovo anno!
L’aver abbandonato, ma mai del tutto, il lavoro per ben tre settimane, che avrei preferito fossero state di ferie anzichè di malattia, mi ha fatto riscoprire l’ormai perduto piacere di stare in casa, oziare e, in molti casi, sclerare per la totale assenza di obblighi da assolvere! Trascorrere più tempo con me stesso, con le persone a me care, che ho scoperto essere abbastanza poche e per giunta molte di esse troppo distanti da me, è il secondo buon proposito, attuabile se non altro riducendo le ore di straordinario congiuntamente all’esimermi dal regalare la quasi totalità delle ferie lavorative al “Cielo”. Magari potrei pensare addirittura di coltivare qualche amicizia e, perchè no, qualche interesse extra-digitale, di quelli che hanno tirato su le mie membra! Difatti riscoprire il piacere di leggere sul divano, con un plaid poggiato sulle ginocchia, devo dire che è stato davvero uno dei momenti più esilaranti dell’anno di merda che è ormai andato!
Arò sta Zazzà…
Il fregio del Paradiso che fu non potrà togliercelo nessuno… ma quello che si vede oggi a Napoli (e provincia…) ne mette certamente a repentaglio reputazione e pregi! Non avvallo Pontida e facinorose azioni scissioniste del sangue che la Storia ha visto scorrere e, seppure consapevole dell’eccellenza Borbonica rasa al suolo dai Piemontesi ai tempi dell’Unità d’Italia con le Due Sicilie, non posso fare a meno di osservare che, intorno a me, TUTTO diventa sempre, giorno dopo giorno, più invivibile!
Stasera, di ritorno dalla prima caduta della Via Crucis dei Regali Di Natale, dopo aver portato su a casa una mole di inutilità raccapriccianti, mi è toccato andare a posare la macchina nel garage! Come mio solito, e come credo che ogni persona giudiziosa del piccolo paese della cintura vesuviana in cui abito, prima di effettuare la svolta a destra che mi immette nella discesa a dir poco stretta del garage, ho azionato l’indicatore di direzione (che ancora funziona!) ed ho guardato nello specchietto retrovisore per essere certo di non avere auto al seguito.
In realtà una macchina, CONTROMANO, sopraggiungeva alle mie spalle ma, visto il contromano, vista la freccia e vista la larghezza della carregiata che può accogliere a stento due auto ero QUASI certo di poter girare a destra.
Vorrei la pelle nera – 1967
Era Nino Ferrer il profeta che aveva già previsto tutto… e forse per questo, oltre che per la morte della madre, che si sparò al cuore in un campo di grano della campagna francese (Corriere Della Sera). Forse lui aveva già capito che un giorno il SUD del mondo si sarebbe assottigliato, aveva inteso già negli anni ’60 che l’equatore, prima o poi, si sarebbe spostato un po’ più a Nord, sempre più a Nord, fino a scavalcare il regno che fu dei Borboni. Oggi Napoli, e la Campania tutta, è Ufficialmente il sud del mondo.
Avete presente quel SUD che ci propone di tanto in tanto Licia Colò nel suo “Alle Falde Del KI CI MANGIAMO”? Bene, proprio Quel Sud! Sole splendente, mare azzurro (se visto da lontano) e cucina divina. Il luogo perfetto per trascorrere attimi di indimenticabile FOLLIA!
Non so se sulle guide Lonely Platet esiste un itinerario come quello che proporrei io… ma voglio proprio consigliarvelo… d’altronde è la mia MATA TERRA!
Vi consiglio vivamente divenire a trascorrere qualche giorno al SUD per lasciare che il vostro animo si immerga nei colori, profumi e sapori intrisi di storia natura e folklore della miaterra, la stessa che riuscì a strappare un Re (quello spagnolo) dalle radici della propria terra e fargli preferire Napoli come dimora fissa della sua Famiglia.
Arrivati a Napoli potrete crogiolarvi in un groviglio di auto, motorini, clacson ed ambulanti che ritmicamente scandiranno i vostri passi per tutta la vostra permanenza. Noterete sicuramente che ogni veicolo e/o bancarella varà qualcosa di arrangiato alla menopeggio, qualche graffio, bottarella, buco o pezzo di nastro da imballaggio appicicato. A Napoli è davvero difficile morire per incidente mortale: il costante traffico impedisce di superare i 40 km/h ma in compenso è facilissimo conoscere gente diversa ogni 10 km percorsi grazie ai microtamponamenti che favoriscono le relazioni interpersonali.
LA CRISI
E’ Luglio e fa un caldo boia… anche se s’era visto di peggio! Ma d’altronde è pure normale: è Estate. Un’estate come le ultime quattro o cinque, un’estate in cui l’argomento più gettonato è LA CRISI! La maledetta crisi globale che ha attanagliato l’intero mondo e le finanze di tutti quelli che devono a tutti i costi sbarcare il lunario, con famiglie da mantenere ed un oceano di problami da dover fronteggiare, combattere e risolvere. Poveri loro! Io sono uno dei fortunati che non ha risentito di questa CRISI: niente cassa integrazione, niente mobilità, lo stipendio è arrivato regolarmente… o quasi… ma è sempre arrivato, la banca ha potuto prelevare la rata dal mutuo, a seguito dell’incidente l’assicurazione mi ha risarcito e la finanziaria ha potuto prelevare la rata della nuova macchina: Donna!
Insomma per me LA CRISI non c’è stata ed è per questo che DEVO ritenermi fortunato! Molti dei miei colleghi hanno passato notti insonni a causa del proprio lavoro che veniva messo a repentaglio ogni giorno. Proprio l’altro giorno uno di quelli mi ha telefonato per raccontarmi di come fosse stata dura affrontare le tre settimane di cassa integrazione al mese e riuscire ad arrivare a fine mese con lo stipendio. Era al mare con la famiglia mentre mi diceva tutto ciò ed io soffrivo per lui, per i problemi che aveva dovuto superare… ed anche per il caldo opprimente che mi assaliva mentre con una mano tenevo il telefono e con l’altra ero intento a svitare un filo da una cassetta di derivazione annegata nell’olio di una pressa! Poverino, si deve stare veramente male in spiaggia mentre non si conoscono ancora le sorti del proprio futuro!
Il mio tempo
Mi rimetto al computer con me stesso che dondola per la tarda ora e le ossessioni degli ultimi giorni. Mi accorgo di aver trascurato i miei spazi e le mie passioni per quelli che, nei tempi moderni, sono considerate “priorità”, le stesse che hanno il potere di nutrirmi e darmi l’illusione di essere “libero”, le stesse priorità che, come un allucinogeno, dipingono di luci ed ombre gli istanti della mia vita quotidiana.
Marzo non aveva post… eppure la mia mente ne ha partorite di cose da voler scrivere, ce ne sono stati di pensieri ed incubi che valesse la pena di incidere binariamente sul foglio digitale della mia esistenza. E invece no, telefonate, corse, debiti ed obblighi non hanno fatto altro che riempire i miei giorni e la mia mente, lasciando che il mio corpo si trascinasse per inerzia nelle direzioni che il fato decideva con irritante e maligna determinazione.
Non è da ieri che accade ciò, credo siano anni che va avanti così! E sempre più spesso penso a cosa accadrà quando mi ritroverò nel vuoto fisico, in assenza di gravità condizionale. Cosa vedranno i miei occhi quando, forse, non avrò più nè il bisogno nè l’attrito per poter correre a velocità supersoniche. Quando un giorno l’utopia ed il desiderio diverranno realtà quale sarà la somma data dagli istanti della mia vita?
Bisogno di Oppido
E’ un po’ che non ci vado nel mio amato borgo lucano ma non posso fare a meno di ripensare allo stato d’animo che mi ha sempre accompagnato nelle prime curve che da Oppido portano verso Cancellara, quell’Oceano di emozioni che accalorano la mia mente ed il mio cuore ogni volta che mi lascio alle spalle il velodromo!
Tra i ciottoli dei suoi vicoli, tra i sorrisi della gente e le sfumature dei loro coloriti dialetti, tra i sacchi di “sfarinato” ed il tintinnio dei bicchieri ricolmi di Aglianico ho lasciato gran parte della mia nobiltà. L’ho volutamente nascosta in quel paesino fantasma a ridosso del “mondo”, dove sono certo di poterla ritrovare intatta, forse addirittura arricchita dalle persone che so per certo me l’hanno curata ogni giorno come parte del proprio essere.
Ho bisogno di guardare negli occhi Giuliano ed ascoltando le sue finte profezie perdermi in quelli che sono i desideri degli istinti più reconditi di ogni Uomo. Giulio è uno dei pochi che non ha paura di parlare dell’Amore. Lo fa sorridendo, come ogni cosa che fa.
Ho bisogno di andare al Bar Italia da Rocco e la sua equipe di discepoli, dal Traditore alla Pia Vittoria e lì tentare di cambiare il mondo e le sorti di chi è costretto a strappare con i denti quanto la Vita può dare in un posto come Oppido.
Ho bisogno di uscire dal Bar Italia ed andare da Donatello, Giulia e la Piccola… che forse ormai sarà già diventata grande, troppo grande per non offendersi nel sentirsi chiamare “piccola”. Lì godrò della ritrovata ragione del Ragno, lo stesso che aveva provato a tenersi stretta la schiavitù per non rischiare d’essere Libero!
Abbi tu dini
Una delle cose che la vita da adulti tende sempre a far scivolare via sono le passioni che ci hanno accompagnato e tenuto compagnia nella nostra “beata” gioventù! Credo che più di tutte le cose e le sostanze che indubbiamente hanno segnato la mia adolescenza la musica sia certamente quella che mi è stata più vicina durante le fasi salienti della mia formazione umana.
Lo stereo si è sempre svegliato prima di me fin dai tempi della scuola ed è sempre stato lì ad osservarmi mentre mi lasciavo rapire da Morfeo nel fumo spesso delle mie sigarette fatte a mano che si fermava a mezz’aria nella mia stanzetta di gioventù. Su un’anta del mio armadio c’era Sid Vicious e di fronte a lui un piccolo Marshall, una chitarra elettrica ed una classica, la mia prima chitarra comprata con i risparmi delle paghette settimanali ai tempi delle scuole medie. Sid per un decennio ha fatto la guardia alle mie due cincubine, ed io per lui ho tentato di farle parlare una lingua quanto più comprensibile possibile.
A differenza di quello che pensano in molti comprai la mia prima chitarra per poter avere qualcuno (o qualcosa) con cui parlare e confidarmi. Sapevo benissimo che non avrei “cuccato” neppure se avessi imparato a suonare la chitarra perchè, a dirla tutta, avevo ben altri problemi ai tempi dell’adolescenza, problemi che, apparentemente, avevo solo io.
Stirare è Libertà!
Cos’è la Libertà? Forse nessuno può dirlo! C’è chi la associa alle azioni ed a quanto esse siano realmente volontarie, chi ne adduce motivazioni legate ai Massimi Sistemi e chi semplicemente la confonde con l’Anarchia o con il NonRispetto!
Sinceramente credo che, tra le tante sfumature di Liberà ci siano da individuare le Libertà legate alle Capacità di poter fare o non fare determinate cose! Una delle più evidenti delle Libertà, a mio avviso, è la consapevolezza che, potenzialmente, TUTTI possono fate TUTTO. Legando questo concetto al dualismo Uomo-Donna Libertà significa che un Uomo può cucinare, lavare i piatti, stendere e lavare i panni, apparecchiare una tavola, rifare il letto… e perfino fare la doccia tre volte al giorno così come una Donna può aggiustare una lavatrice, sostituire un rubinetto o una lampadina, appendere un quadro, aggiustare una presa elettrica e perfino evitare di fare la doccia 2 giorni di fila! Tutto fantasticamente LIBERO!
Ma analizzando bene la mia posizione in questo contesto mi sono accorto che un punto dolente esiste: STIRARE!
A mio avviso un Uomo non è capace di stirare! Non lo è per natura. Forse l’atto dello stirare comporta l’uso di aree celebrali di cui non siamo dotati, o forse è quel “sesto senso” che solo le donne posseggono ma la totale incapacità di Stirare rende l’uomo schiavo! Per fortuna non schiavo delle Donne, o almeno non per questo motivo, ma lo rende inadattabile e non autonomo quindi non libero!
Due ore in compagnia di me
Saranno state le calorie degli ultimi giorni, sarà stata la polvere da sparo di ieri sera o la frutta secca a fiumi ma stasera avevo proprio voglia di starmene in compagnia di me! Era da tanto tempo che lo desideravo e la ventosa serata mi sembrava l’ideale per incontrarmi col mio vecchio amico che troppo spesso avevo abbandonato per dare precedenza al lavoro!
Ci siamo messi sul divano e sulle pareti le ombre delle lci dell’albero di natale scandivano i battiti delle nostre ciglia. Una tazza di cherry fatto dalla mia amata madre ed un sigaro cubano che mi era stato regalato qualche mese fa da un docente universitario. Fuori dal balcone qualche goccia di pioggia si univa al vento e bussava alla finestra, alcune spiavano la nostra intimità, altre piangevano implorando di farci compagnia. Ma stasera NO! Questa sera era dedicata al “me” che da tempo aspettava di essere ascoltato!
Un sorso della divina bevanda, cinque o forse sei tirate di quelle forti con le labbra solidamente attaccate alla foglia ti tabacco più estrema del sigaro, e l’impenetrabile fumo di un bianco nuvola crea la barriera col mondo. Ero da solo con “me”… finalmente! Democraticamente abbiamo scelto un film che ci facesse compagnia, un Jack Nicholson “novello” che impersona un ruolo da “cattivo”! Non credo che Jack possa interpretarne altri di personaggi con lo sguardo da diavolo che si ritrova!
La danza dei miei pensieri
Ma è Domenica? Il pigiama avvolge ancora il mio corpo e la calura di questa giornata da mare non è poi tanto diversa da quella che mi…
Caro Cantiere SA-RC
Dopo un risveglio mai uguale a quello del giorno prima, e dopo i due Star Gate da corrompere con una tessera a scalare si comincia a respirare aria di libertà! E’ quell’aria che in molti, quì in Italia, sognano per un anno intero ma che odiano dopo solo 5 minuti… che corrispondono a circa 100 calci alla frizione della propria automobile, tirata a lucido per la traversata che da decenni si ripete d’estate.
Sto parlando della Salerno – Reggio Calabria, una delle poche cose GRATUITE che ci sono nel nostro Paese ma che invece, come quasi tutto il resto delle cose, NON FUNZIONA! Ogni mattina, in tempi non sospetti, molti individui, forse per nostalgia o forse solo per guadagnarsi da vivere, percorrono la SARC, vivendo così un’avventura surreale e nello stesso tempo avvincente.
My Dublin
[13/05/2009] E’ stato questo il saluto che Dublino ci ha regalato una volta attraversato il Liffey. Chissà… forse è proprio vero che il destino è già stato scritto dai nostri desideri e dalle nostre azioni quotidiane! Difatti era proprio quello che ci voleva: assistere ad una valanga di suoni ed allegria di giovani, forse coetanei, che si godono l’eccezionale sole irlandese. Certo, a dirla tutta, sembrerebbe quasi un evento da “GUINNESS” quello del Sole a Dublino, in Maggio poi, ma non ci ha mai abbandonato! Anche questo era destino? Forse sì, ma che scrivo “forse”, CERTO CHE SI’!
I colori erano splendenti e penetravano nelle pupille con un impeto inarrestabile, e l’assenza totale della resistenza oculare facilitava l’ingresso degli impulsi emotivi al cervello. Paradossalmente solo un pieno silenzio poteva uscire da me, un estasi di stati d’animo che si azzuffavano nel cuore e nella mente, come solo chi da troppo tempo non assisteva ad un’evento di una normalità unica poteva generare!
About Me… reprise (part 1)
[20/07/2008] Mi è sembrato doveroso, quantomeno, tentare di dirti CHI SONO… stavolta in una maniera più flebile e compita, quella che forse meglio si adatterebbe ad una lettura da cuscino! Prima che tu possa navigare tra le pagine scarabocchiate di questo piccolo sito, mi sembra giusto parlarti di me, di chi sono e delle mie esperienze, affinché possano essere chiari i fogli pixellati che scoverai qui.
AAA – Oratore Cercasi
[05/07/2008] Ma è davvero così difficile parlare? Me lo chiedo spesso, specie quando osservo i le nuove abitudini mediatiche e le nuove tendenze generazionali. Non la solita retorica sui SMS, TVUBDM, le parole scritte con la Kappa ed altri luoghi comuni.
Mi riferisco alla musica, ad esempio. Sarà che io sono venuto su a note di Dire Straits, Genesis e Vasco Rossi… ma la Discoteca come luogo di incontro proprio non la capisco! Sta arrivando l’estate e la riviera romagnola sta per essere presa d’assalto… non tanto per il mare che, onestamente, non desterebbe invidia alla vasca della mia mansarda, nè tantomeno per l’arte e la storia che si incrontra passeggiando a Viale Ceccarini… ma PER LA NOTTE!
A te
[03/07/2008] … è il titolo ella canzone che, ultimamente, mi accompagna nei miei viaggi. La ritrovo alla radio, nel lettore CD della mia decadente Citroen, nelle suonerie dei cellulari delle gente intorno a me… mi segue e piacevolmente mi perseguita! L’ha scritta quel tipo di “E’ quì la festa?”, proprio quel “pischello” che farfugliava in TV travestito da rapper, quando ancora il Rap andava poco oltre i grattacieli del Potere.
Comincio così a scrivere questo blog… da tempo ne volevo cominciare uno, spinto dalla mia connaturata logorroicità e dalla voglia spasmodica di comunicare col nulla, ma ora che mi ritrovo quì, davanti alla tastiera arsa dalle temperature degli ultimi giorni, mi rendo conto di quanto sia difficile mettere #000000 su #ffffff (nero su bianco) la folla di pensieri che albergano nella mia mente! Se aggiungo poi la sveglia che prenderà a calci i miei timpani tra 4 ore, allora mi rendo conto che forse ogni cosa ha il suo tempo… e forse questo tempo lo avrei dovuto dedicare al matrimoniale e non al computer… ma ormai ci sono!