VV, neppure i romani l’avrebbero accettato! Semmai avrebbero preferito X, un pareggio, un equilibrio ma non #vudoppia! Che poi VV è l’equivalente del EVVIVIVA che forse trova grembo in “è viva”, questa cosa è viva (… e natavot !cosa”!).
VV, la doppia spunta, magari blu! Blue che per gli inglesi significherebbe “triste”, caso? È viva ma triste, ha letto! Il messaggio è giunto! Ha saputo! Lo sa adesso! ADESSO! Proprio ORA! in questo momento. Esattamente ADESSO!
“Questo messaggio è stato eliminato”.
Alle medie avevo una “pen pal”, canadese! Si scriveva e si imbustavano foglietti in quella busta dal bordino tratteggiato, sfondo bianco e rombi irregolari blu e rossi, ancora BLU!
STAMP!
Non il tasto ma un francobollo! Saliva, il liquido sublinguale, come un piccolo bacio che potesse accompagnare quanto c’era scritto. Quanto di noi c’era in quei messaggi! Essenziale! Le faccine erano sostituite dalle parole, una dietro l’altra, scritte, cancellate, riscritte ed indelebili! Volavano da parte a parte con tempi brevissimi, due a volte tre settimane, prima che giungessero chi ha mai saputo dove. Com’era la cassetta della posta che l’avrebbe accolta? Pioveva quando il postino l’avrebbe messa lì dentro?
Faceva caldo? C’era il sole? Che ora sarà stata quanto un coltello avrebbe accarezzato la mia lingua che aveva chiuso quella busta? Un coltello? Forse unghia o un cucchiaino che avrebbe poi giocato coi biscotti della colazione del mattino. Da quanto l’aspettava quella “Air Mail”, c’era scritto così mi pare di ricordare. Forse neppure se ne ricordava. Magari non se l’aspettava quella lettera!
VV
La spunta, forse, sarebbe arrivata. Un mese, forse due, forse non sarebbe mai più arrivata! Ogni parola viaggiava nella mente, imperdibile! Forse avrei dovuto usare il condizionale anziché l’imperativo! Forse si sarà persa! Chissà come reagirà alla foto che ho messo nella busta. E quel disegno? Quello forse potevo risparmiarmelo! C’è il timbro sul francobollo, se ancora si legge! Non lo sa ma “…sta scrivendo”!