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Tra non molto arriverà Natale, quel bel ragazzo sui 30 anni, vestito in giacca e cravatta col Rolex d’oro sopra il polsino e scarpe di coccodrillo egizio tirate a lucido. Natale è cresciuto, credo abbia più o meno la mia stessa età! Quando ero più piccolo lo aspettavo con ansia, avrei giocato con lui durante la lunga pausa scolastica! Anche allora mi portava dei doni, piccole cose come dolcini, cioccolato ed un giocattolo sognato dall’anno prima che sarebbe durato per non più di tre settimane!

Natale era sorridente, agile e buono e ci bastava poco per stare bene insieme. Lui arrivava insieme ai miei cugini, agli zii ed a chi veniva a casa di mamma e papà a farci visita. Parlavamo per ore, ronzando nel giardino di casa tirandoci a vicenda un pallone o inventando giochi improbabili con gli arnesi vecchi ed arruginiti del mio papà. Quando lui non c’era guardavo la TV, dove mi incantavo davanti a film e cartoni di Natale aspettando che Lui tornasse a farmi visita. Il giocattolo che il Babbo di Natale mi avrebbe portato la notte del 24 Dicembre mi sarebbe servito per giocare con Lui fino a che la scuola non sarebbe iniziata ed il primo giorno dopo la Befana io ed i miei amici ci saremmo raccontati per filo e per segno tutti i giochi che ognuno di noi aveva fatto con Natale durante le feste!

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“Ci devi andare: è stupendo!” – “Un’esperienza indimenticabile!” – “Da non credere: il paradiso è li'”

Parlo dei “soliti” luoghi di vacanza, quelle mete da sogno che vengono assalite da tutti, magari noi compresi, in estate o, grazie all’ormai accessibile natura degli spostamenti, quando si ha del tempo e qualche soldo a disposizione. Generalmente, a me che sono un comune mortale, capita a Settembre o a fine Gennaio, quando il conoscente di turno, di ritorno dal proprio “FANTASTICO” viaggio, comincia a parlare dell’esperienza unica ed irripetibile della sua vacanza! Mete esotiche, paesaggi incantati in luoghi lontanissimi del geoide.Oggetto sconosciuto

La narrazione, spesso, è supportata da istantanee digitali che scorrono su uno schermo LCD che supera i 30 pollici, e spesso la velocità di scorrimento delle foto non permette di passare in rassegna la foto da un’estremità all’altra, vista la notevole espansione del televisore! Più spesso ancora, invece, la medesima cosa accade sul display di un “telefono” cellulare… che si differenzia dal televisore di poco fa, solo perchè, da qualche parte, ha una tastiera più o meno numerica!

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Ma è Domenica? Il pigiama avvolge ancora il mio corpo e la calura di questa giornata da mare non è poi tanto diversa da quella che mi…

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Dopo un risveglio mai uguale a quello del giorno prima, e dopo i due Star Gate da corrompere con una tessera a scalare si comincia a respirare aria di libertà! E’ quell’aria che in molti, quì in Italia, sognano per un anno intero ma che odiano dopo solo 5 minuti… che corrispondono a circa 100 calci alla frizione della propria automobile, tirata a lucido per la traversata che da decenni si ripete d’estate.Oggetto sconosciuto

Sto parlando della Salerno – Reggio Calabria, una delle poche cose GRATUITE che ci sono nel nostro Paese ma che invece, come quasi tutto il resto delle cose, NON FUNZIONA! Ogni mattina, in tempi non sospetti, molti individui, forse per nostalgia o forse solo per guadagnarsi da vivere, percorrono la SARC, vivendo così un’avventura surreale e nello stesso tempo avvincente.

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[13/05/2009] E’ stato questo il saluto che Dublino ci ha regalato una volta attraversato il Liffey. Chissà… forse è proprio vero che il destino è già stato scritto dai nostri desideri e dalle nostre azioni quotidiane! Difatti era proprio quello che ci voleva: assistere ad una valanga di suoni ed allegria di giovani, forse coetanei, che si godono l’eccezionale sole irlandese. Certo, a dirla tutta, sembrerebbe quasi un evento da “GUINNESS” quello del Sole a Dublino, in Maggio poi, ma non ci ha mai abbandonato! Anche questo era destino? Forse sì, ma che scrivo “forse”, CERTO CHE SI’!Oggetto sconosciuto

I colori erano splendenti e penetravano nelle pupille con un impeto inarrestabile, e l’assenza totale della resistenza oculare facilitava l’ingresso degli impulsi emotivi al cervello. Paradossalmente solo un pieno silenzio poteva uscire da me, un estasi di stati d’animo che si azzuffavano nel cuore e nella mente, come solo chi da troppo tempo non assisteva ad un’evento di una normalità unica poteva generare!

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[20/07/2008] Mi è sembrato doveroso, quantomeno, tentare di dirti CHI SONO… stavolta in una maniera più flebile e compita, quella che forse meglio si adatterebbe ad una lettura da cuscino! Prima che tu possa navigare tra le pagine scarabocchiate di questo piccolo sito, mi sembra giusto parlarti di me, di chi sono e delle mie esperienze, affinché possano essere chiari i fogli pixellati che scoverai qui.

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[05/07/2008] Ma è davvero così difficile parlare? Me lo chiedo spesso, specie quando osservo i le nuove abitudini mediatiche e le nuove tendenze generazionali. Non la solita retorica sui SMS, TVUBDM, le parole scritte con la Kappa ed altri luoghi comuni.

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Mi riferisco alla musica, ad esempio. Sarà che io sono venuto su a note di Dire Straits, Genesis e Vasco Rossi… ma la Discoteca come luogo di incontro proprio non la capisco! Sta arrivando l’estate e la riviera romagnola sta per essere presa d’assalto… non tanto per il mare che, onestamente, non desterebbe invidia alla vasca della mia mansarda, nè tantomeno per l’arte e la storia che si incrontra passeggiando a Viale Ceccarini… ma PER LA NOTTE!

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[03/07/2008] … è il titolo ella canzone che, ultimamente, mi accompagna nei miei viaggi. La ritrovo alla radio, nel lettore CD della mia decadente Citroen, nelle suonerie dei cellulari delle gente intorno a me… mi segue e piacevolmente mi perseguita! L’ha scritta quel tipo di “E’ quì la festa?”, proprio quel “pischello” che farfugliava in TV travestito da rapper, quando ancora il Rap andava poco oltre i grattacieli del Potere.

Oggetto sconosciuto

Comincio così a scrivere questo blog… da tempo ne volevo cominciare uno, spinto dalla mia connaturata logorroicità e dalla voglia spasmodica di comunicare col nulla, ma ora che mi ritrovo quì, davanti alla tastiera arsa dalle temperature degli ultimi giorni, mi rendo conto di quanto sia difficile mettere #000000 su #ffffff (nero su bianco) la folla di pensieri che albergano nella mia mente! Se aggiungo poi la sveglia che  prenderà a calci i miei timpani tra 4 ore, allora mi rendo conto che forse ogni cosa ha il suo tempo… e forse questo tempo lo avrei dovuto dedicare al matrimoniale e non al computer… ma ormai ci sono!

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