Devo ammettere che non sono un membro della brutta scuola. Ho un grande rispetto per alcune nozioni di bellezza anche se per alcuni è un’idea vecchio stile.
Siamo a tutti gli effetti una società digitale anche se non sappiamo cosa significhi veramente ed una società digitale non può che aspirare all’analogico come forma superiore di essenza, se non altro per quello spirito di contraddizione e quella vena di insoddisfazione che, per forza di cose, deve affliggere una società degna di tale nome. Ma cosa significano i termini “analogico” e “digitale”? E’ possibile spiegarlo ad un bambino o ad un novantenne in modo che entrambi possano comprenderne il senso? Io ci provo, a modo mio!
COME STAI? (E’ la frase d’esordio nel Mondo – cit. Brunori sas)
A questa domanda tutti siamo ben capaci di rispondere in “mimmemila” modi diversi a seconda del nostro umore, del meteo, degli impegni che abbiamo o che ci aspettano o in funzione di chissà quante altre variabili. Millemila: ho scelto di usare questo termine che, nel senso pratico, assimiliamo a “infinito” sebbene millemila non sia esattamente infinito ma ci si avvicini molto in quanto numero molto molto grande (almeno in virtù della domanda posta)! Se avessi scritto “infiniti” modi avrei spostato la mia risposta verso un concetto analogico e cioè NON FINITO di modi mentre optando per “millemila” ho ammesso che le risposte possibili potrebbero essere tantissime, ma proprio tante tante, ma non infinite!
CHE ORE SONO?
Un’altra domanda banale ma a mio avviso necessaria per comprendere il senso dell’analogico e del digitale è proprio questa: che ore sono? Per poter rispondere, innanzitutto, bisogna avere a disposizione un orologio cioè uno strumento capace di misurare il tempo. Solitamente ce ne sono di due tipi: a lancette ed a display numerico. Il primo viene anche detto Analogico mentre il secondo Digitale.
Nel caso di un orologio a lancette, e cioè digitale, le lancette coprono INTERAMENTE il quadrante scandendo così il tempo in OGNI sua frazione. Se potessimo applicare un pennarello in punta ad ogni lancetta ognuna di essa disegnerebbe un cerchio sul quadrante. Immaginando che l’orologio a lancette abbia anche la lancetta dei secondi l’orologio analogico tra mezzogiorno in punto e mezzogiorno ed un secondo esatto riporta TUTTI gli istanti in esso compresi proprio perché la lancetta dei secondi attraversa il quadrante per “lo spazio di un secondo”. La lancetta non scompare e riappare ma “si muove” senza alcuna discontinuità. Anche la lancetta dei minuti si comporta alo stesso modo ed anche quella delle ore (e se vogliamo anche il datario)! Questo significa, quindi, che tra mezzogiorno in punto e mezzogiorno ed un minuto esatto la lancetta dei minuti ha indicato TUTTO, ma proprio tutto, il tempo trascorso in un minuto. Le lancette, insomma, indicano TUTTO IL TEMPO senza alcuna discontinuità!
Nel caso di un orologio a display, detto anche orologio digitale, ciò non accade! Ripercorrendo gli esempi precedenti tra mezzogiorno in punto e mezzogiorno ed un secondo esatto le cifre dei secondi di un normale orologio digitale avranno indicato rispettivamente 00 e 01 tralasciando tutto “lo spazio” che passa in un secondo. Se il display dell’orologio digitale fosse un display LCD, come i moderni smartwatch, e se su esso ci fossero rappresentate le lancette tra cui quella dei secondi, la lancetta dei secondi scomparirebbe dalla posizione 00 ed apparirebbe di colpo su quella di 01 secondi. Se fossero lancette reali (ipotesi puramente esplicativa ovviamente!) e ad esse applicassimo il pennarello, otteremmo sequenze di punti più o meno distanti tra loro MA MAI DELLE CONTINUE CIRCONFERENZE come nel caso delle lancette di un orologio analogico!
CONCLUSIONI
Per un orologio a lancette così come per QUALSIASI SISTEMA ANALOGICO non esistono discontinuità tra i valori adiacenti. In un sistema di tempo analogico, l’orologio appunto, tra 0 ed 1 secondo esistono INFINITI valori di tempo!
Diversamente per un orologio a display così come per QUALSIASI SISTEMA DIGITALE esisteranno sempre UN NUMERO FINITI DI VALORI tra due limiti anch’essi finiti. Nel caso dell’orologio tra 0 ed 1 secondo esisteranno 10/10 di secondo oppure 100/100 di secondo o 1000/1000 o qualsiasi altra frazione infinitesimale di valori che, seppure molto piccola, sarà SEMPRE FINITA E DETERMINATA!