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Turniata 2012 - Ricigliano (SA) ©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
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La Turniata di San Vito
L’arte deve iniziare con consapevolezza e terminare nell’inconscio, cioè oggettivamente; l’Io è consapevole rispetto alla produzione, inconscio rispetto al prodotto.
La Turniata di San Vito 2012 – Ricigliano (SA)
L’antico rito pagano prevedeva in origine sacrifici animali alla dea Pales, antica divinità italica considerata “triplice”, ovvero genitrice, della crescita e rigeneratrice secondo un percorso circolare. La signora dei pastori (Ovidio, I Fasti, Lib IV), veniva venerata anche come divinità della guerra nelle “Palilia”. Gli elementi naturali purificatori utilizzati nei riti pagani (acqua, fuoco,cibo) sono utilizzati nella benedizione di San Vito e nella “turniata”. “L’Aqua lustralis” o “acqua santa”, viene a Balvano aspersa da un sacerdote sugli animali addobbati con nastri e fiori (ovini, caprini, bovidi e equini), sulle persone e, di recente, anche sui mezzi agricoli e le autovetture durante il rituale dei tre giri che richiama la “lustrazio“. La circumambulatio (ovvero il rituale del camminare in circolo tre volte) viene effettuata in senso antiorario intorno alla croce del convento di S. Antonio (anche questa pratica riconduce alla sacralità originaria). Nel XVIII secolo gli abitanti di Balvano facevano industria di animali ovini e vendevano altrove i formaggi, ritenuti i migliori della zona, oppure li commerciavano durante la fiera di S. Stanislao, che ancora oggi si tiene il tra il 9 e il 13 novembre. I massari di campo (agli inizi del 1800 se ne contavano 50 a Balvano)costituiva il ceto più ricco. Essi rivolgevano la loro devozione a S.Vito, mentre i “ualani” (guardiani) avevano come santo protettore San Pascasio, la cui statua viene portata in processione assieme a quella di S.Vito (cfr. M.Martinelli. La benedizione di S.Vito. Basilicata Regione Notizie, 1990). A Ricigliano e a San Gregorio Magno (SA) è rimasto solo il rito di far “turniare” (girare) tre volte le greggi e le mandrie intorno alla Cappella di San Vito (circumambulatio in senso antiorario). A San Gregorio Magno la turniata si effettua anche di corsa. A Buccino (Volcei osca), oltre alla “turniata”, c’è l’offerta simbolica del cibo sacrificale (sostituita all’uccisione degli animali sacrificali) costituita oggi da pani, biscotti e formaggi che sono offerti ai fedeli dopo aver effettuato i giri intorno alla chiesa di San Vito. A Eboli (SA), Vallata, Aquilonia (AV) Baragiano e Avigliano (PZ), la turniata si limita oggi alla benedizione officiata da un sacerdote.
* Contributo conoscitivo di: Antonio Bavusi e Vito L’Erario