Un’ uscita fotografica, la solita… o forse no: era più di un anno che non si stava un po’ insieme in cerca di “soggetti improbabili” da fotografare insieme agli amici del Circolo Fotografico Colori Mediterranei!
TREKKING: #mammasanta!
Chi l’ha mai fatto ‘sto trekking? Che poi noi del circolo abbiamo sempre preferito il “sollevamento cibi” alle epiche gesta di scalatori e podisti! Ma era tanta la voglia di fotografare che anche una “punizione” come quella di doversi scontrare con salite ripide, ortiche, polvere e dirupi era accettabile!
L’escursione è stata organizzata dal Circolo in collaborazione con il Club Fotografico Cavese, con cui spesso ci divertiamo insieme fotograficamente, e con Amalfi Coast’s Lands srls… MAI SENTITA!
Ad aspettarci c’è Simone, un ragazzo educatissimo e premuroso che, ignaro dell’indole del “fotografo” che si perde nella propria mente senza ascoltare nulla e nessuno, si preoccupa, ad ogni passo o quasi, di farci prestare attenzione alle radici, ai legni, alle erbe orticanti e ci spiega, lungo il tragitto, il mazzo che si sono fatti, loro della Amalfi Coast’s Lands, per rendere fruibile agli appassionati una perla di Natura e Bellezza quale si è rivelato il Bosco Le Creste di Cava dei Tirreni(SA). In una Natura forte e rigogliosa abbiamo superato la paura iniziale e ci siamo addentrati tra alberi e corsi d’acqua dimenticando, per qualche ora, la frenesia dell’urbe che avevamo lasciato qualche chilometro indietro.
Al ritorno abbiamo poi conosciuto Antonio, l’altro socio di ACL, che ci attendeva con un inatteso buffet offerto da loro, fatto di prodotti biologici a #chilometrovero cioè tutto esclusivamente prodotto con le risorse del Bosco in cui ci trovavamo e che avevamo visitato!
Saranno state le calorie che soavemente stavamo assumendo, dal miele strepitoso al formaggio di capra fatto la sera prima da Edoardo, il pastore che si occupa dell’allevamento, ma ad un certo punto tutto è stato chiaro, cristallino!
Simone ed Antonio sono due visionari, come ce ne saranno tanti (nascosti) in giro, che hanno deciso di mettere “a disposizione” delle aree verdi consentendo a privati ed istituzioni di #adottareunalbero affinché le nostre esistenze possano diventare #sostenibili! La capacità delle piante di “trattenere” CO2 può, o come sarebbe eticamente più corretto DEVE, essere un’azione di riequilibrio delle nostre pratiche quotidiane quali possono essere quelle di andare a lavorare in auto oppure consumare beni e/o servizi che richiedono emissioni di CO2 che le piante potrebbero “trasformare per noi” in sostanze non dannose per l’intero Sistema Terra. Si legge dal loro sito, in cui espongono a chiare lettere il Progetto:
Il nostro progetto nasce con l’obiettivo di tutelare, salvaguardare e promuovere il nostro territorio. Il contatto con la natura, con le nostre origini, in questa vita frenetica che ci fa dimenticare la nostra provenienza. Ma gli alberi sono i nostri primi alleati ed il servizo ecosistemico locale “Sunny Tree Breath” – Il respiro degli alberi al sole, ci aiuta nell’impegnarci concretamente nell’assorbimento naturale delle emissioni prodotte dall’uomo.
L’ermetismo, però, ha avuto sempre i suoi difetti ed in una società “veloce” come la nostra credo sia difficile percepire il Vero senso di questa magnifica iniziativa. Quello, secondo me, si può percepire solo perdendosi nello sguardo pulito e sincero di Simone mentre s’illumina tra le parole “amore” e “sostenibile” o riscaldandosi tra le odi che Antonio, col suo calmo sorriso, tesse verso un Creato senza nome né bandiera, a cui dovrebbe andare il nostro ringraziamento ed il nostro rispetto in ogni gesto quotidiano.
Poi è arrivato Edoardo, il pastore, con il suo piccolo gregge di capre. E’ stata come un’apparizione: Edoardo è stata la perfetta sintesi di un discorso che iniziava a scomodare Freud, Sant’Agostino e Caravaggio. A suono di campanelli celestiali, in una Natura pura e rispettata, con sguardi e sorrisi che s’incrociavano tra fili d’erba e gocce di vino siamo ritornati a casa. Non so quanto le foto possano descrivere la giornata trascorsa ma di certo posso affermare che l’incontro di Anime Rare è un evento che difficilmente si dimentica nel cassetto dei ricordi!