E’ un po’ che non ci vado nel mio amato borgo lucano ma non posso fare a meno di ripensare allo stato d’animo che mi ha sempre accompagnato nelle prime curve che da Oppido portano verso Cancellara, quell’Oceano di emozioni che accalorano la mia mente ed il mio cuore ogni volta che mi lascio alle spalle il velodromo!
Tra i ciottoli dei suoi vicoli, tra i sorrisi della gente e le sfumature dei loro coloriti dialetti, tra i sacchi di “sfarinato” ed il tintinnio dei bicchieri ricolmi di Aglianico ho lasciato gran parte della mia nobiltà. L’ho volutamente nascosta in quel paesino fantasma a ridosso del “mondo”, dove sono certo di poterla ritrovare intatta, forse addirittura arricchita dalle persone che so per certo me l’hanno curata ogni giorno come parte del proprio essere.
Ho bisogno di guardare negli occhi Giuliano ed ascoltando le sue finte profezie perdermi in quelli che sono i desideri degli istinti più reconditi di ogni Uomo. Giulio è uno dei pochi che non ha paura di parlare dell’Amore. Lo fa sorridendo, come ogni cosa che fa.
Ho bisogno di andare al Bar Italia da Rocco e la sua equipe di discepoli, dal Traditore alla Pia Vittoria e lì tentare di cambiare il mondo e le sorti di chi è costretto a strappare con i denti quanto la Vita può dare in un posto come Oppido.
Ho bisogno di uscire dal Bar Italia ed andare da Donatello, Giulia e la Piccola… che forse ormai sarà già diventata grande, troppo grande per non offendersi nel sentirsi chiamare “piccola”. Lì godrò della ritrovata ragione del Ragno, lo stesso che aveva provato a tenersi stretta la schiavitù per non rischiare d’essere Libero!
Ho bisogno di fare altri dieci passi ed andare al Bar di Mimmo, a vedere che aria tira nel covo dei “Nuovi Clochard”, una sorta di tempio a cui i seguaci del Mistico fanno capo.
Ho bisogno di incrociare Il Capitano a bordo del suo furgone, sempre preso dal lavoro e dai suoi mille problemi. Lo saluterò ed entrambi ci diremo la bugia che “Va Tutto Bene”, perchè sia io che lui avremo i secondi contati.
Ho bisogno di confessarmi con Giuda e padre Brown, due pastori dell’anima che gratuitamente insegnano l’arte della sconfitta. So che hanno una nuova vita, la sesta o settima di questo ciclo astrale.
Ho bisogno di chiedere di Linus, Montanelli, Tonino, Mike Sciavorta, DeFel Senior, WTuperio, Ciola De Hierro, Alì il chimico, Costantino, Nuccio, le Power Sisters e di tutte le altre persone che conosco, e quando mi sentirò dire che “sono fuori” non mi meraviglierò: ad Oppido, come in quasi tutti i paesini lucani, sono più quelli che se ne vanno che quelli che restano!
E quando da qualcuno mi sentirò chiamare “we Mago” sarà arrivato il momento di ripartire per tornare alla mia solita routine, ancora una volta consapevole di lasciarmi alle spalle il Mio Paradiso!