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©Shiny Happy Boy
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
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©Mother
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©Smiling
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©Lovely Turkey
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©Turkish Woman
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©Dortyol Mosque
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Mediatori
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Dortyol: my sweet unseen Turkey
Come gli scacchi o la scrittura la fotografia è una questione di scelta tra una serie di possibilità, solo che, nel caso della fotografia, il loro numero non è finito, ma infinito.
La Turchia sconosciuta ad un salto dalla Siria. Una Turchia vera e cruda dove non c’è turismo ed il tempo sembra si sia fermato al nostro immediato dopoguerra. Il viaggio per raggiungere Dortyol credo resterà indimeticabile, come presumo lo sarà l’intera esperienza nel regno di Ataturk. L’Autista che mi attendeva all’aereoporto parlava solo turco ma, a gesti, mi concesse di fumare in macchina durante il viaggio. Sfrecciava a 180 km/h su un’autostrada deserta che, a tratti, si vede attraversare da pedoni e nello stereo metteva musica a palla da discoteca… molto più occidentale di quella che in seguito ho ascoltato in taksi, furgoncini ed automobili varie! In assetto da corsa avrà percorso i 100 km di distanza dall’aereoporto di Adana fino a Dortyol con i fari abbaglianti accesi fissi fino a sotto l’Hotel, un 4 stelle lusso totalmente in contrasto con l’ambiente circostante.