Per me Iquique è il simulacro di Oppido che mi ha portato via Tonino, è una chimera lontana, lontanissima, che regala bagliori d’oro in cambio di atroci distacchi! Andare ad Iquique era sempre stato un sogno realizzabile, un sogno alimentato dai racconti di Giuliano che in Cile ha piantato un ulivo secolare dalle radici d’amore ed i rami di libertà!

Gennaio 2018, la calda estate cilena non poteva che essere il periodo migliore per realizzare il sogno che, da decenni, coltivavo: andare in Cile. Perchè il Cile? A dire il vero a parte Neruda ed il Presidente Allende del Cile conoscevo ben poco. Conoscevo però i racconti di Tonino, che a quarant’anni ha strappato in mille pezzi il “posto fisso” di operaio FIAT per andare a cercare sfortuna in Cile, un posto dove si sarebbe nutrito di Luce, umanità ed Oceano. Conoscevo i racconti di Giuliano e dei suoi amori di una gioventù ancora in essere. Conoscevo i loro racconti: era quella la mia guida Lonely Planet!

LONELY

Credo sia questo l’aggettivo più adatto di questo viaggio!